La Biblioteca Comunale viene aperta a Ladispoli il 25 aprile 1980. Nasce per la volontà dell'allora sindaco Crescenzo Paliotta, con poco più di mille volumi, capitati, si può dire un po' per caso. Fu scelta una sede non grande ma di sicuro impatto sulla gente, i locali erano infatti situati sul viale principale della città. Il personale, tutto giovane, contava 5 elementi. Sono trascorsi 35 anni, la biblioteca ha cambiato sede 2 volte, si è trasferita dapprima in via Milano dove ha trascorso 13 anni e successivamente , dal 10 maggio 2003 in via Caltagirone. La nuova sede, posta in un edificio grande e luminoso è disposta su due piani. L'aspetto pionieristico dei primi anni 80 è un lontano ricordo, oggi ci troviamo di fronte una biblioteca che marcia secondo parametri moderni per acquisizioni e servizi, con oltre 9000 iscritti. Fa parte del Sistema Bibliotecario Ceretano-Sabatino che comprende oggi altre 9 biblioteche del comprensorio con cui avvengono collaborazioni e scambi di progetti. Il suo patrimonio librario e audiovisivo è consultabile on-line attraverso l' Opac della Sapienza e l'ICCU.Sono a disposizione dell'utenza le seguenti sezioni specializzate: storia e documentazione locale, testi e manuali per l'università, ambiente, mafia, scaffale inteculturale, videoteca, libri antichi, sezioni ragazzi.
E' una delle 8 Biblioteche del Mondo promossa dalla Provincia di Roma ed è anche biblioteca contro le Mafie,essendo stata scelta dalla Regione Lazio a partecipare insieme ad altre Biblioteche al progetto “Biblioteche contro le mafie”.
Dal 20 Febbraio 2010, la Biblioteca è stata intitolata a Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978.