Tivoli Biblioteca Comunale "Maria Coccanari Fornari"
La Biblioteca Comunale di Tivoli si costituisce alla fine del XVIII secolo per volontà di Nicola Felice Bischi, colto ed ambizioso esponente di una famiglia nobile senese, stabilitasi nella città intorno alla metà del Settecento. Difficoltà interne al municipio ed alcune irregolarità nell'atto di donazione riguardo al fondo Bischi, non permettono l'immediato funzionamento della nuova struttura e solo nel 1796 la biblioteca viene aperta al pubblico ed è formalmente istituita la figura del bibliotecario comunale. Il primo a ricevere questo incarico è un abate della Compagnia di Gesù, l'orvietano Ascanio Saracinelli. Nel corso del XIX secolo i locali che la ospitano, all'interno del "Collegio"dei Gesuiti, vengono ristrutturati ed ampliati, perché ormai insufficienti a contenerla: molte infatti sono le raccolte librarie acquisite negli anni 1874-1877 dalle comunità conventuali, in seguito ad una nuova generalizzata soppressione delle corporazioni religiose, dopo l'annessione dello Stato Pontificio al resto della penisola. Nel 1899 la Biblioteca Comunale viene temporaneamente collocata nel Convitto Nazionale appena inaugurato. In tale occasione il Consiglio Comunale nomina una Commissione di Vigilanza e redige il suo primo Regolamento, corredato di un eccellente apparato normativo per il funzionamento e per l'uso della struttura.
Dai primi del Novecento, raggiunta ormai una considerevole consistenza, la Biblioteca fornisce regolarmente i suoi servizi di consultazione e prestito alla cittadinanza di Tivoli e dei paesi limitrofi. Intorno al 1930 inizia, per mano del bibliotecario Tullio Lolli, una prima sommaria catalogazione della raccolta libraria ed una utilissima registrazione delle opere di pregio, tra le quali, già all'epoca risultano presenti incunaboli, cinquecentine, manoscritti musicali di canto gregoriano finemente miniati e stampe.
Nel corso dei successivi vent'anni viene realizzato il primo catalogo topografico dell'intero patrimonio librario, nel quale sono descritti circa 30.000 documenti, tra i quali vanno doverosamente menzionati gli 85 incunaboli e le oltre 2.300 edizioni del XVI secolo tuttora presenti nel fondo. In questo periodo sono acquisiti dalla biblioteca tiburtina anche alcuni importanti archivi storici locali, quali l'Archivio dell'Ospedale S. Giovanni Evangelista e l'Archivio del convento dei Minori Osservanti di S. Maria Maggiore.
L'attività della biblioteca si interrompe bruscamente nel 1944. L'edificio che l'aveva ospitata fino a quel momento, la Chiesa del Gesù, viene raso al suolo da un bombardamento alleato contro le ultime postazioni dell'occupazione tedesca. Decine di volontari si adoperano per il recupero dei volumi sepolti sotto le macerie. Il patrimonio librario, salvato quasi per intero, viene quindi depositato in un'ala della Villa d'Este, la cosiddetta "manica lunga", dove rimane per oltre trent'anni.
Nel 1987, dopo lo scorporo di tutte le opere edite dopo l'anno 1900 (effettuato nel 1978 per la loro collocazione nella nuova Biblioteca Comunale di fondo Moderno), il fondo librario è trasferito presso la sede dell'Archivio Storico Comunale, dove si trova tuttora, in attesa della assai più consona collocazione nel Palazzo Coccanari-Fornari. Grazie ai finanziamenti concessi dalla Regione Lazio per l'anno 2001 e all'impegno finanziario messo a disposizione dal Comune di Tivoli, si sta procedendo al completamento del restauro del palazzetto che consentirà finalmente la fruizione sia del Fondo Antico, che riceverà la sua legittima valorizzazione, sia del Fondo Moderno.
Biblioteca Comunale Trevignano Romano
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Biblioteca Comunale Velletri
La prima attestazione della presenza di una biblioteca a Velletri risale al 1734, quando si ha notizia del bibliotecario sac. Filippo Calabresi e di una donazione di libri del Barberini, oltre all'acquisto di corpi di libri legali. Nel corso dei secoli, il patrimonio fu arricchito da varie donazioni private (tra cui quella del 1785 da parte del cardinale Stefano Borgia; e quella del 1873, quando vi confluirono gli archivi sia dell'Accademia letteraria Volsca Veliterna che degli enti religiosi soppressi). La biblioteca comunale resterà poi profondamente segnata dall’energica direzione di Augusto Tersenghi, autore di numerosi saggi e memorie storiche locali. Era stato lui, il 16 novembre 1889, a rispondere alla prima esauriente indagine sulle biblioteche del Regno, dichiarando una dotazione dell’istituto di circa 35.000 volumi, 70 incunaboli e 497 manoscritti, alcuni dei quali rimontano al secolo XIV, e una ricchissima collezione di pergamene dal sec. XI al XV.
I libri e i manoscritti della biblioteca, salvati dalla distruzione che occorse, nel 1944 , a gran parte del Palazzo Comunale, furono dapprima ammassati in una sala del Seminario vescovile e alla fine del ’47 depositati in due sale al pianterreno del palazzo Romani; solo nel 1955 la Biblioteca (attuale Fondo Antico) trovò finalmente la propria definitiva sede nel Palazzo Cinelli (di proprietà comunale, restaurato a spese del Genio Civile). Vi si conservano attualmente l’Archivio Storico Comunale, l’Archivio Storico Notarile di Velletri e un ampio patrimonio di libri antichi, manoscritti, incunaboli, cinquecentine. Di grande interesse sono, tra gli altri, il Fondo Magni, architetto di fama internazionale, e il Fondo Pergamene. Da un nucleo già presente nel patrimonio iniziale, ma in vista di un suo ulteriore ampliamento e autonomo sviluppo, nacque poi il 20 dicembre del 2000 il Fondo Moderno, intitolato ad Augusto Tersenghi, bibliotecario veliterno tra il 1877 e il 1942, in un'apposita nuova ed ulteriore sede in Piazza Cairoli, in uso dal 2000 fino all'inizio del 2016.
Oggi, quindi, la Biblioteca Comunale di Velletri ha due 'anime': il Fondo Antico, accessibile su appuntamento, e il Fondo Moderno, biblioteca di pubblica lettura, cui si riferiscono i dati indicati in questa pubblicazione. Il Fondo moderno, denominato Biblioteca Comunale "Augusto Tersenghi", ha sede da marzo del 2016, in piazza Trento e Trieste, al primo piano della "Casa delle culture della musica" (ex convento del Carmine).
Biblioteca Comunale Velletri - Fondo Antico
Accessibile esclusivamente su appuntamento, il mercoledì dalle 9:30 alle 12:30, presso Palazzo Cinelli, Via del Comune, 34 (ingresso da Vicolo senza uscita) - Tel 069631836 - Fax 06961554045 - Email biblioteca.fondoantico@comune.velletri.rm.it.
Per ogni aggiornamento sui giorni e gli orari di apertura si veda il seguente link
www.bibliotechecastelliromani.it/biblioteche-scr/biblioteca-fondo-antico-e-archivi-storici-di-velletri/
Biblioteca Comunale Vicovaro
La Biblioteca comunale di Vicovaro "Marcantonio Sabellico" è stata istituita nel 1986. Del febbraio 2005 è il trasferimento nella nuova sede, che ha aumentato gli spazi disponibili per l’utenza (circa 140 metri quadrati), con un’ampia sala centrale, una saletta multimediale e una sala di studio. Nel 2007 è stata completato l’allestimento delle sale con i nuovi arredi.
Biblioteca Comunale Zagarolo
La Biblioteca Comunale di Zagarolo è intitolata a “Giovanni Coletti” e ha iniziato la sua attività nel 1974. Attualmente è sita al piano terra del Cinquecentesco Palazzo Rospigliosi ed occupa una superficie di circa 150 mq.