Biblioteca Comunale Colleferro
Istituita nel 1980, da gennaio 2016 si è trasferita nei nuovi locali al centro in via Leonardo da Vinci 30 C.
E' ospitata nell'edificio degli anni '30, originariamente destinato a "Centro di igiene sociale" e poi ONMI.
I locali di circa 260mq sono accessibili ai disabili e circondati da giardino.
Dispone al suo interno di n. 2 sale lettura, con n. 32 posti a sedere ed uno spazio riservato ai più piccoli.
Biblioteca Comunale Colonna
La Biblioteca di Colonna venne istituita nei primi anni Ottanta. Fin dall'inizio lavorò soprattutto con i ragazzi e i bambini: chiusa in seguito per alcuni anni, e poi riaperta nel 1992 con l'intervento di un gruppo di volontari e il supporto dell’Amministrazione Comunale che formò un Comitato di Gestione, riuscì a riattivare i servizi e risistemò il proprio patrimonio librario. Si trovava allora nel centro storico, proprio nel cuore del paese, in due piccole stanze interne al Palazzo Baronale.
La situazione degli spazi è migliorata molto grazie allo spostamento della sede, nel marzo 2012, nei locali di un ex campo di bocce, vicino al Centro anziani e alla Ludoteca comunale 'www.B': i locali sono più ampi, maggiore la vicinanza alle scuole e preferibile la posizione geografica, più comoda e vicina ai cittadini.
L’adesione del Comune di Colonna - nel 1997 - al Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani ha consentito ad una biblioteca tutto sommato piccola di arrivare molto lontano: il supporto tecnico, amministrativo e professionale del Consorzio le hanno dato la possibilità di offrire un punto di riferimento sicuro e stabile nel servizio culturale di base. La biblioteca è oggi una struttura adeguata alla sua funzione, con spazi che le consentono di ospitare attività culturali e mostre, un patrimonio rinnovato e in continua crescita, il moltiplicarsi delle attività dedicate ai ragazzi, la collaborazione con le scuole, l’esponenziale aumento degli iscritti e dei fruitori del servizio, il prestito interbibliotecario, la gestione dei servizi in forma di cooperazione, il catalogo informatizzato, le postazioni internet: tutto questo rende oggi la Biblioteca di Colonna una piccola ma “grande” biblioteca, che svolge anche un ruolo importante nella crescita culturale del paese, grazie alle numerose attività organizzate in sinergia con le diverse associazioni del territorio e, in particolare, con l'Istituto Comprensivo “Tiberio Gulluni” e con la Ludoteca Comunale.
Nel 2007 la Biblioteca è stata intitolata ad Elsa Morante, una tra le più importanti scrittrici del Dopoguerra. La scrittrice ha un grande valore storico e morale nella letteratura italiana contemporanea; rappresenta appieno le lotte, le contraddizioni e gli ideali del Novecento. L’impegno civile della Morante passa attraverso la letteratura che, secondo quanto affermava la stessa scrittrice, può intervenire nella vita contemporanea e cambiare il corso degli eventi. Un settore, quello della storia del Novecento, che la biblioteca sta curando con particolare attenzione.
Le opere di Elsa Morante raccolte dalla biblioteca, inoltre, spaziano dalla produzione giovanile di fiabe e poesie per bambini, ai grandi romanzi, ai saggi, alle riflessioni letterarie.
Biblioteca Comunale Frascati - BASC (Biblioteca Archivio Storico Comunale)
La storia della biblioteca di Frascati inizia quando Giacomo III, pretendente al trono di Inghilterra, trova accoglienza a Roma poiché la sua dinastia è stata detronizzata; suo figlio Enrico Stuart, duca di York, nel 1741 viene nominato Cardinale e nel 1761 diviene vescovo della Diocesi Suburbicaria di Frascati. Grande amante dei libri, Enrico Stuart inaugurò nel 1775 una biblioteca che, sebbene collocata nella sede del seminario vescovile, era tuttavia destinata ad uso civico; la chiamò "eboracense" da Eboracum, nome dell'antica città di York dalla quale egli proveniva. Alla fine del XVIII secolo la biblioteca era una delle più ricche e belle d'Italia, con un patrimonio di circa dodicimila volumi.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, a seguito dei bombardamenti dell'8 settembre 1943 che colpirono molto duramente Frascati, temendo per le sorti di quel prezioso patrimonio storico e culturale il Comune di Frascati trasferì tutti i volumi della biblioteca in Vaticano. Il Comune tornò solo nel 1966 in possesso di un esiguo nucleo dell'antica “eboracense”, quando già dagi anni intorno al 1950 la biblioteca aveva ripreso a funzionare come biblioteca pubblica, in locali siti al piano terra della sede municipale.
Nel 2004, dopo un lungo periodo di chiusura, la biblioteca è stata riaperta al pubblico, in in un ampio edificio in stile umbertino di fine '800 appositamente ristrutturato, dopo un'attenta e mirata ristrutturazione progettata dagli architetti De Bernardini, Mascia e Olivo. Un intervento particolarmente efficace che ha saputo coniugare la suddivisione degli spazi e l'uso inedito dei materiali con la funzionalità del servizio. Nella nuova sede, alla bblioteca è stato anche annesso il nucleo più antico dell'Archivio Storico Comunale, con documenti che vanno dal 1530 al 1800.
La Biblioteca di Frascati collabora all'organizzazione del Premio Frascati Poesia, nato nel 1959 da un lungo sodalizio tra poeti. Nell'autunno del '58, infatti, Antonio Seccareccia, Ugo Reale e Giorgio Caproni, durante uno dei loro incontri “frascatani”, decisero di istituire il Premio, offrendo al vincitore una botte di vino, il prezioso prodotto dei Colli Albani. La prima edizione fu vinta da Alberto Bevilacqua, Franco Simongini e Nunzio Romano. Oggi il Premio si divide in due sezioni: la sezione italiana dedicata ad Antonio Seccareccia e la sezione straniera dedicata ad Italo Alighiero Chiusano che offre un premio alla carriera.
La biblioteca ha voluto inoltre farsi carico dell'illustre progetto di raccogliere e conservare memoria della tradizione letteraria dei Castelli Romani e di provvedere a una sorta di censimento dei nuovi autori che emergono nel territorio, attraverso l'allestimento dell'Archivio degli Scrittori dei Castelli Romani. Tanti sono stati (e sono) infatti gli scrittori che a Frascati e dintorni hanno risieduto o soggiornato, attratti dall'amenità dei luoghi.
La biblioteca di Frascati conserva inoltre l'Herbarium Tusculanum, testimonianza scientifica - curata dal biologo Paolo Bassani - del notevole patrimonio floristico di Frascati e dell'Agro Tuscolano. Lo studio, in cui 70 piante spontanee sono classificate secondo l'ordine sistematico di Bruno Anzalone, mediante chiavi analitiche specializzate, è in biblioteca a disposizione di studenti e studiosi
Biblioteca Comunale Frascati - Sezione Ragazzi 'Casa di Pia'
La biblioteca, sezione Ragazzi della Biblioteca Comunale di Frascati, è stata inaugurata dal Comune nel 1997. Il progetto era stato elaborato dall'Associazione 'Maria Pia Gratton' e nasceva da un fondo di libri per ragazzi donato dalla famiglia di Maria Pia Gratton, scomparsa tragicamente nel 1995 a Urbana negli USA dove si trovava come ricercatrice. Successivamente il fondo librario così costituito è stato formalmente acquisito dal Comune e integrato da molti nuovi acquisti.
La biblioteca, nata dunque con la specifica vocazione della promozione della lettura nei ragazzi fino ai 13 anni, prosegue efficacemente su questa linea ed offre regolarmente visite guidate e laboratori per le scuole elementari e medie del territorio.
La sua nuova sede, che ripropone in maniera originale la vocazione anche di 'luogo d'incontro' dell'antico lavatoio (in uso fino a ca. 20 anni fa) sito nel Parco dell’Ombrellino, si impone per la bellezza dell'intervento, per gli ambienti suggestivi e l'affascinante ubicazione nello splendido Parco, in un'area attigua alla recente sede della Biblioteca Comunale (BASC), accanto a una grande area giochi. Il progetto ha previsto la conservazione degli elementi architettonici originari, mediante il restauro delle facciate esistenti e, all'interno, la conservazione di segni della vasca in peperino. La sala della vasca ha mantenuto la sua centralità ed è lo spazio dedicato prevalentemente ai più piccoli, dando loro la suggestiva sensazione di trovarsi all'interno di una nave; l'effetto è completato dall'inserimento di una scala che conduce a un soppalco, che ricorda un ponte di comando.
Biblioteca Comunale Genazzano
E' stata istituita nel 1969; dal 1981 è stata trasferita nei locali del Castello Colonna e quasi immediatamente oggetto di restauro da parte della Sovrintendenza alle Belle Arti. Dopo alcuni anni di lavori è stata riaperta al pubblico.
Attualmente è situata al primo piano del Castello Colonna - ala ovest. Occupa una superficie di 500 mq compresa una Sala "Multimediale" dove vengono allestiti convegni, mostre, seminari e corsi di formazione.
Biblioteca Comunale Genzano di Roma
La biblioteca di Genzano, inaugurata nel settembre 1972, era inizialmente situata sopra il mercato coperto. Questo ispirò ad alcuni esponenti dell'allora opposizione l'ironica definizione di 'verdura e cultura': slogan coniato con l'intenzione di screditare l’iniziativa, e che invece ha ben sintetizzato le finalità socio-culturali per le quali il servizio è nato. Fin dai primi anni, infatti, ha ospitato e fatto conoscere alla cittadinanza alcuni tra i maggiori intellettuali italiani come Manacorda, Saviane, Pasolini ma anche figure emergenti della televisione italiana come Piero Angela e Aldo Biscardi e personaggi in prima fila nel combattere piaghe come la droga e l’AIDS del calibro del prof. Ferdinando Aiuti e di Don Picchi.
Il primo consistente nucleo di libri era formato da donazioni di privati cittadini: Lello Cangemi, Luigi Longo, Renato Torti solo per citarne alcuni
L'attuale sede è il primo esempio, nella nostra regione, di biblioteca non ospitata in un edificio storico, ma inserita in una struttura concepita e pensata appositamente per la fruizione dei servizi bibliotecari.
La biblioteca è intitolata a Carlo Levi, scrittore, pittore e giornalista tra i più significativi del Novecento.
Oggi la biblioteca di Genzano, sede anche dei servizi centrali del Consorzio SBCR, rappresenta, in particolare per la propria vocazione di continua apertura alle nuove tecnologie e di stimolo alle attitudini creative dei singoli, un luogo di discussione e innovazione dove i cittadini possono incontrarsi per scambiare conoscenze e informazioni, un centro aperto a gruppi e associazioni, un vero e proprio nodo di una rete con altre realtà e istituzioni del territorio